Nello spettacolo “Il potere della gentilezza”, di cui ha curato anche la regia, lo scrittore Gianrico Carofiglio si sofferma su aspetti della natura umana, rivolgendo l’attenzione all’importanza e necessità di praticare la gentilezza, al potere del dubbio, alla capacità di porre (e porsi) buone domande per affrontare le sfide della modernità.

Secondo l’Autore, “gentilezza” è il contrario di mitezza o remissività e può essere praticata solo per effetto di una scelta. Cioè un atto di coraggio.

“Gentilezza insieme a coraggio significa prendersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio essere nel mondo, accettare la responsabilità di essere umani”.

Gianrico Carofiglio, personaggio dai molteplici interessi e sfaccettature, a lungo un pubblico ministero specializzato in indagini sulla criminalità organizzata, inizia a dedicarsi alla scrittura nel lontano 2002, divenendo negli anni uno dei più amati scrittori del giallo contemporaneo, sempre in cima alle classifiche dei bestseller.

Esordisce nel mondo della letteratura con il personaggio dell’avvocato Guido Guerrieri, protagonista del romanzo “Testimone inconsapevole”, primo di numerose amate opere, tra le quali anche “La misura del Tempo”, che vanta un posto da finalista al Premio Strega.

Noto autore anche di opere di narrativa e saggistica, nelle quali si è dedicato alla riflessione su vari aspetti della natura umana e della società, tra i suoi tanti scritti ritroviamo “Il passato è una terra straniera”, proiettato anche su grande e piccolo schermo.